mercoledì 3 ottobre 2012

Variante Planino

Articolo Messaggero Veneto

La vicenda del Planino pare diventare la vicenda dell'agriturismo, ma così non è e non è mai stata. Nè il movimento FreePlanine nè le oltre 1400 firme sono contro l'agriturismo, se così fosse osteggerebbero anche quelli esistenti... Il discorso riguarda il luogo in cui si vuole realizzare l'agriturismo e non si capisce perchè non si sia voluto un vero confronto tra amministrazione (con sostenitori al seguito) ed "osteggiatori". Su tre incontri in merito, i due organizzati dal movimento FreePlanine sono stati quasi completamente "evitati" dall'amministrazione e da coloro che si dicono a favore. Come mai? Non sarebbe stato meglio confrontare assieme le idee e proposte della popolazione? Forse si sarebbe discusso (anche animatamente), ma si sarebbe potuto raggiungere un compromesso, ragionando e ponderando i pro ed i contro, valutando se e quali interventi consentire, ponendo limiti e condizioni per tutelare il patrimonio naturalistico.
Sarebbe stato interessante partecipare a tutti gli incontri, non solo a quello studiato a tavolino (con tanto di domande e risposte preparate) sia per un arricchimento culturale, sia per conoscere in modo più specifico le caratteristiche di quel pezzo di territorio. Così purtroppo non è stato, ma non ha grossa importanza visto che la variante è stata approvata e poco conteranno le osservazioni al riguardo.
La raccolta delle firme non dovrebbe essere vista come una "battaglia", ma piuttosto la manifestazione di un opinione, seppur non favorevole. Sicuramente tutte le firme raccolte non sono "gradite" e lo hanno dimostrato alcune esternazioni in merito, in particolare per quanto attiene una falsa informazione diffusa dal movimento.
Purtroppo certe affermazioni dovrebbero esser sostenute dalla conoscenza delle informazioni diffuse dal movimento e dai tecnici chiamati a relazionare sulla questione. Non si tratta quindi di opinioni da osteria, ma di persone preparate sull'argomento. L'occasione per controbattere o criticare c'è stata, ma qualcuno l'ha persa o l'ha voluta perdere.
Attendiamo gli sviluppi...




L'articolo del Novi Matajur :
Via libera agli agriturismi sul Planino e Kamenica

Dopo una lunga estate di dibattiti, incontri, assemblee pubbliche, lettere e petizioni, il Consiglio comunale di Stregna ha adottato (al terzo tentativo) la proposta di variante urbanistica (la numero 3 al Prgc) che apre alla possibilità di avviare attività agrituristiche – con tanto di costruzione di strutture adatte allo scopo – sui prati stabili – tra cui Planino e Kamenica - del comune.
“L'avvio di una o più attività commerciali potrebbe concorrere allo sviluppo turistico del territorio; la variante inoltre non costituirà elemento di disturbo per i prati stabili” ha motivato durante la riunione, leggendo una nota della giunta, il sindaco Mauro Veneto. “Quanto alle numerose firme di cittadini contrari raccolte dal movimento free-planine, circa 1500 - ha quindi aggiunto Veneto - constatiamo che oltre il 90 per cento sono esterne al comune di Stregna, più del 50 per cento provengono da territori lontani dalle valli del Natisone. Una parte consistente dei 119 firmatari del comune, poi, ha cambiato idea dopo la lettera di chiarimenti inviata dall'amministrazione a tutti i residenti”. La variante, proposta e interamente finanziata da una coppia di proprietari di uno degli appezzamenti in questione, è stata quindi adottata con i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, ad eccezione di Romeo Qualizza che ha optato per l'astensione.
Contrari invece i consiglieri del gruppo di opposizione. “Mi pare chiaro - ha dichiarato Davide Clodig – che abbiamo due idee diverse sullo sviluppo economico e quindi anche turistico del territorio. La nostra idea implica una visione più a lungo termine che comprenda in primis la tutela dell'ambiente e il recupero dei borghi, mantenendo quelle specificità uniche (come sono i prati stabili) che in passato forse abbiamo tutti sottovalutato. Il progetto della maggioranza, che né in campagna elettorale né al momento dell'insediamento aveva mai prestato attenzione a questa tematica, presenta diverse criticità da questo punto di vista e ci pare condizionato dalla richiesta di un privato”.

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